San Remo… “Sai.. (ci basta un sogno)”
Lo odiamo, lo rinneghiamo, lo calpestiamo, lo insultiamo, lo critichiamo, ci vantiamo di non averlo mai visto o seguito, di esserne superiori ed indifferenti, di appartenere ad un’altra specie, a quella superiore che la vera musica la conosce, la ama o addirittura la fa. Abusato dagli affaristi ed imbroglioni, il Festival è stato violentato dall’avida legge di mercato, dall’ignoranza e dal ricatto, dai televoti e dai talenti usa e getta. Ma basta pensare a nomi come Dalla, Celentano, Battisti, Modugno, Mina, Vasco, Tenco, Cocciante, Giorgia, Boccelli, Endrigo, Zucchero, Zero, Villa, Gaber e tanti, tantissimi altri, anche minori ma ugualmente importanti e fertili di talento che sono passati di lì. Ed immagino l’emozione più profonda, depurata dal calcolo e da ogni razionalità impresaria, prima di salire su quel palcoscenico.
Le classifiche, i soldi, le critiche e gli odi da “volpe e l’uva” passano e muoiono nell’incoerenza dei nostri pensieri, ma le emozioni invece restano e nutrono lo spirito.
Vorrei che restassero le emozioni di Daniele Silvestri. Da “l’uomo col megafono” (San Remo ’95!!) ad “A bocca chiusa”. Una canzone forte e delicata, elegante e profonda.
Commuovente e toccante “Ciao Amore Ciao” di Tenco, riproposta da Marco Mengoni nella serata celebrativa di San Remo. E poi geniali come sempre, sopra le righe, originali, ironici ed intelligenti Elio e le Storie tese (“Musicisti Straordinari!!!!”).
E sopra tutti Raphael Gualazzi, giovane cantautore e pianista di Urbino, che ha di nuovo lasciato il segno al Festival di Sanremo. Un vanto italiano ed un talento sopraffino.
Mi è piaciuto questo Festival, l’ho seguito e lo rispetto. La classifica? Chi se ne frega!! Bravo Mauro Pagani direttore artistico, Bravi Fazio e la “compaesana” Lucianona Litizzetto!!!
E ora avanti con la nostra vita di tutti i giorni che certo è cosa distinta…
“…Per sopravvivere ci basta un sogno saiiiiii…..”